Benvenuti!
Qualunque musicoterapista, almeno una volta, avrà sentito dire: “Bella la musicoterapia, funziona. Io la sperimento tutti i giorni, ho sempre la radio accesa!”.
Non è un caso se, su una pagina dell’ AMTA (American Music Therapy Association) http://www.musictherapy.org/
- vip che si esibiscono in un ospedale o a scuola
- un pianista nell’atrio di un ospedale
- infermieri che suonano musica in sottofondo per i pazienti
- studenti delle scuole superiori che suonano la chitarra in una casa di riposo
- un coro che canta in pediatria
Ecco, a queste immagini, così come a quella della radio accesa, potrei aggiungerne molte altre. Con questo blog, invece, a me interessa sottolineare l’aspetto scientifico della musicoterapia.
Ad esempio, sapevate che iniziando precocemente una terapia riabilitativa (e la musicoterapia È una terapia riabilitativa) in seguito a un ictus si può recuperare la funzione venuta a mancare per colpa del danneggiamento di alcune aree del cervello? [Lopez, 2007] E sapevate che in neonati di tre giorni sottoposti a fMRI (risonanza magnetica funzionale) l’attivazione cerebrale all’ascolto di musica è molto simile a quella degli adulti? [CERMAC, Divisione di Neuroscienze, Istituto San Raffaele di Milano]
Questo dimostra una predisposizione neurologica specifica e, compito del musicoterapista, è utilizzare la musica e il fare musica per ottenere dei cambiamenti che vadano oltre l’affermazione “ascolto la radio e mi sento meglio”.
A chi si rivolge la musicoterapia? Quali risultati osservabili si possono ottenere?
Queste pagine virtuali sono rivolte a chi non ha familiarità con la musicoterapia, ma anche ai colleghi che possono segnalare nei commenti studi e articoli interessanti, così da costituire insieme una raccolta che attesti la valenza scientifica della musicoterapia.
Bibliografia:
LOPEZ L., Incontro fra Neuroscienze e Musica, Quaderni acp, 2007
PERANI D., SACCUMAN M.C., SPADA D., Musica e cervello nei primi giorni di vita, Quaderni acp, 2011
SACKS O., Musicofilia, Adelphi, 2008
In bocca al lupo per questa bellissima attività e tanti auguri per il tuo nuovo sito, cara Francesca
Un abbraccio!
Stefania
Grazie Stefy, viva il lupo!
Purtroppo le persone sanno poco di alcune professioni.
Io quando dico di essere una psicologa mi rispondono: “Sai anche io sono un po’ psicologo, i miei amici mi chiamano sempre per raccontarmi i loro problemi”.
Quindi ti capisco benissimo.
Ma non ci dobbiamo arrendere, dobbiamo far conoscere a tutti in cosa consistono le nostre professioni.